15 agosto in Grecia

La festa della Dormizione è una grande festa, ortodossi e cattolici si uniscono per celebrare la Madre di Dio, “la PANAYEIA”, la SANTISSIMA.

La Vergine Maria è infatti molto amata in Grecia, le vengono attribuiti circa 500 nomi che definiscono luoghi o eventi che segnano la sua presenza o la sua azione. È raffigurata in innumerevoli icone; i monasteri a lei dedicati e i pellegrinaggi a lei consacrati sono molto numerosi. Tra questi, il pellegrinaggio del 15 agosto a Tinos è sicuramente il più famoso e frequentato. Era molto caro alle nostre sorelle greche. Tinos, piccola isola delle Cicladi, è abitata da numerosi ortodossi ma anche da una comunità relativamente importante di cattolici, dove i rapporti tra cristiani sono piuttosto armoniosi.

Il 28 luglio 1822, la Vergine apparve per tre volte a suor Pelagia, un’anziana monaca ortodossa, intimandole di dire al vescovo che doveva effettuare degli scavi nel terreno di “Doxaras”, dove avrebbe trovato sepolta un’icona molto antica, e costruire una chiesa. Effettivamente, dopo molte difficoltà, l’icona fu ritrovata. Questa icona dell’Annunciazione è così bella che la gente pensa che sia stata realizzata dallo stesso San Luca (secondo la leggenda ne avrebbe dipinte 70). Si verificano miracoli, i fedeli accorrono da ogni parte, questa manifestazione della Vergine dà loro speranza. Subito dopo questa scoperta, la notizia si diffuse rapidamente in tutto il mondo greco. Da ogni angolo della Grecia, la gente accorse per prostrarsi umilmente davanti alla Santa Icona, confidare le proprie preoccupazioni di salute e pregare per la liberazione della Nazione.

Il pellegrinaggio a Tinos è per i greci come quello a Lourdes in Francia e il 15 agosto la Vergine viene celebrata con grande solennità. Dopo la Divina Liturgia, l’icona viene portata in processione per le strade su una barella dai marinai, accompagnata dalla banda, con musica militare e religiosa, alla presenza delle autorità religiose e civili. La gente si accalca per cercare di toccare la Santa Icona, esprimendo così la propria fede e il proprio amore verso la PANAYEIA. La storia del pellegrinaggio e la storia contemporanea dello Stato greco vanno di pari passo. La scoperta dell’icona sacra nel 1823 fu considerata un presagio divino della rettitudine e del successo della rivolta contro l’occupante turco, mentre la costruzione di questa imponente chiesa costituisce la prima grande opera architettonica del giovane Stato greco.

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