teresa di gesu: pregare con teresa

“Quante volte mi sono ricordata dell’acqua viva di cui parlò il Signore alla Samaritana! Sono molto devota di quel racconto evangelico, e lo ero fin da bambina, tanto che senza neppur comprendere quello che dicevo, supplicavo spesso il Signore perché mi desse di quell’acqua: in camera mia tenevo un quadro che rappresentava Gesù vicino al pozzo, con sotto le parole: Domine, da mihi aquam” (V 30, 19).

“Quelle tra voi che sanno rinchiudersi in questo modo nel piccolo cielo della loro anima, ove abita Colui che la creò e che creò pure tutto il mondo, e si abituano a togliere lo sguardo e a fuggire da quanto distrae i loro sensi vanno per buona strada e non mancheranno di arrivare all’acqua della fonte. Per di qui si cammina molto in poco tempo” (V 28, 5).

Sulle parole “Dilectus meus mihi”

Io tutta mi sono donata e data,
e a tal punto son cambiata,
che il mio Amato è per me
e io per il mio Amato.

Quando il dolce Cacciatore,
mi colpì e mi fece arresa,
tra le braccia dell’amore
cadde la mia anima,
e acquistando nuova vita
in tal modo sono cambiata
che il mio Amato è per me
e io per il mio Amato.

Mi colpì con una freccia
d’amore avvelenata,
e la mia anima si fece
una sola col suo Creatore.

Io non voglio altro amore:
a Dio mi sono donata,
e il mio Amato è per me
e io per il mio Amato.